Test integrale 26-06-2011

domenica 26 giugno 2011, ore 11:00 – test integrale XtriM triathlon

Distanze 750 mt nuoto, 38,5 km bici, 5 km corsa

Mentre il test del 14 maggio aveva lo scopo di testare i percorsi alternativi in caso di maltempo, il test del 26 Luglio ha lo scopo di provare l’intero percorso (con la salita e la corsa in quota), negli orari della gara, 750 mt di nuoto, giro completo in bici quindi 38.5 km e 5 km di corsa in quota.

Siamo partiti alle 11, quindi il test e’ stato il più’ verosimile possibile. Ci interessava testare il circuito anche con il caldo e vedere com’era la ciclabile e la salita a quell’ora. Direi che l’ombra ci ha aiutato parecchio e quindi e’ perfetto!!!

 
La salita va affrontata da”riposati” altrimenti in quota o a mezza salita si schiatta. Quindi tenere una velocità moderata nel tratto che gira attorno al lago 30, 32 massimo. Finito il giro del lago inizia una prima salita che porta dopo qualche chilometro alla coclabile che gira sulla destra. Anche li non strafate che la pagate tutta, non serve a nulla, godetevi la vista sulle acque azzurre del tagliamento che si intravede tra gli alberi sulla sinistra e mantenete le forze. Fate correre le gambe e non sforzare sul primo tratto di salita dopo Bordano, prima della salita vera e propria.

La partono i 9.5 km, non con grosse pendenze (9%) ma costanti. Si attraversano ben 9 gallerie (sono corte ma suggestive e fresche) e piu’ si sale, e piu’ il panorama diventa mozzafiato, ieri si vedeva addirittura il mare nell’orizzonte (dista una ottantina di Km scarsi). A quello ora poi tutto tace, un silenzio irreale dopo che schiamazzi della nuotata nel lago e la frazione a terra di bici, li inizia la vera e propria gara. Non si sentono rumori se non la catena della bici che si tira sotto il rapporto duro che spinge. Li al 7 chilometro di salita anche il caldo si sente, infatti metteremo un borracciamento in zona. Si arriva finalmente in quota, dopo una curva a sinistra e si apre la sella e io celo spora di noi. si mettono le scarpe da corsa e si parte per un’altra salita, uno strappo iniziale con un panorama incredibile sulla sinistra, il vuoto e la pianura padana sotto di noi. Si prosegue e la strada diviene sterrato e si entra del bosco buio e fresco, si sale ancora, e si sale, si arriva in vetta e si riscende per riprendere la strada a circa un km dalla zona cambio, si arriva al ristoro e si riparte per un secondo giro.

Un’emozione unica e una lotta continua nel preservare le forze per proseguire, un viaggio dentro se stessi, immersi nella natura, nel silenzio e l’intensità del luogo.